Manifesto

Scrivi una storia nuova, volta pagina!

Dopo 10 anni di Amministrazione, gestiti dallo stesso Sindaco e dalla stessa Maggioranza politica, è venuto il momento del cambiamento, di voltare pagina e scrivere una storia nuova, per generare un futuro migliore per la nostra comunità e il nostro territorio. 

Per scrivere questa storia nuova, partiti e movimenti: progressisti, riformisti e ambientalisti, alleati con un’area civica indipendente, hanno deciso di presentarsi davanti agli elettori per chiedere la loro fiducia.

 

Il Candidato Sindaco è Luca Mainieri, un candidato civico e ambientalista che sente l’urgenza di cambiare la guida del Comune e della comunità in cui vive, mettendo a valore la buona politica. 

 

Il Candidato sarà sostenuto da: Dozza Attiva, l’area civica e da PD, M5S, Verdi, Sinistra Italiana, Azione e Italia Viva. 

 

La politica, in questa comunità, ha bisogno di nuovi protagonisti. 

 

Questo è il momento di una scelta ragionata, utile e coraggiosa! 

 

La buona politica si forma nella società, è cittadinanza attiva, passione civile, inclusione sociale e dialogo costante con il mondo del volontariato e dell’associazionismo; è ricca di valori, di idee che guardano lontano, di competenza culturale e di proposte concrete, di onestà e serietà ; è ricca di responsabilità verso il bene comune, coltiva la centralità della persona, la sussidiarietà e la solidarietà; promuove l’accoglienza delle diversità e l’uguaglianza delle opportunità, in particolare nei confronti dei cittadini provenienti dall’Europa orientale,dall’Africa nord Occidentale e da paesi asiatici che vivono a Toscanella. 

 

La buona politica è centrata sulla partecipazione, che non scaturisce dal dissenso o dallo scontro, ma dal confronto e dalla condivisione.

Il governo partecipato ed informato non va confuso con la comunicazione di decisioni immodificabili già approvate da maggioranze che si credono autosufficienti e legittimate unicamente dal voto. 

 

L’astensionismo è proprio il risultato di questi comportamenti politici e della crisi profonda della rappresentanza democratica; potrà recedere in modo significativo solo con un’autentica partecipazione dei cittadini e con un vero rinnovamento della politica stessa. 

 

Solo in questo modo le persone si sentiranno protagoniste del loro destino e di scelte che riguardano la loro vita e quelle della loro comunità. 

 

L’Amministrazione comunale di Dozza dovrà innovare la sua organizzazione per progettare, decidere e verificare i risultati delle proprie scelte, insieme ai cittadini.  

Nella transizione ecologica ed energetica, tecnologica e digitale;nella transizione sociale e culturale, la buona politica sceglie di stare dalla parte dell’uomo,  della sua umanità, dalla parte dei diritti civili e sociali, della parità di genere e della salvezza del pianeta,del rispetto per la natura e gli animali. 

 

Il contrasto politico e amministrativo al lavoro povero, dovrà avvenire in tutti i settori con particolare attenzione al settore dei servizi, dove è indispensabile coniugare funzionalità dei servizi e qualità del lavoro, attivando, in concorso con le parti sociali del territorio,  criteri premianti le tipologie contrattuali più stabili e i fattori qualitativi nei bandi e nelle concessioni pubbliche. 

 

Il cuore della buona politica è la pace e la libertà contro l’oppressione. 

C’è un gran bisogno di coltivare la speranza della pace in questa epoca lacerata dalle guerre. 

 

Tutte le persone di buona volontà possono incontrarsi di nuovo per costruire un’altra Europa,  per difendere la democrazia messa in discussione dalle autocrazie e per costruire una pace giusta e sicura nel mondo.

 

La buona politica ha bisogno di Partiti rinnovati che si mettano al servizio della comunità e che sappiano risvegliare la coscienza e la partecipazione politica dei cittadini, che Progetto Dozza ha sempre cercato di addormentare, proponendo un confuso pragmatismo, come se i valori e le idee non dovessero ispirare le azioni. 

La buona politica genera il bene della comunità.

 

Il Comune di Dozza ha un’identità separata, in un dualismo territoriale non semplice da governare. Il Borgo di Dozza ha una identità residenziale, turistica e ricettiva,culturale e sportiva, commerciale e artigianale, inserita in un paesaggio collinare di pregio paesaggistico e agricolo.

 

Le sue potenzialità non sono state colte in questi dieci anni, al punto tale che sono evidenti i segnali di decadimento. 

Senza una netta inversione di tendenza c’è il rischio che il Comune non riesca più a soddisfare i parametri qualitativi richiesti dal Touring Club Italiano e dalla Associazione dei più Borghi più belli d’Italia.

Le condizioni di vita nel centro storico sono peggiorate a causa della riduzione dei servizi, con ricadute negative sull’accoglienza dei turisti. 

 

I residenti sono stati penalizzati! 

 

Toscanella ha una identità residenziale, produttiva, commerciale e terziaria, cresciuta sulla Via Emilia, inserita in un contesto territoriale pianeggiante e agricolo. verso l’Autostrada. 

 

Ci sono tante e nuove opportunità da cogliere per promuovere un salto di qualità di Toscanella attivando progetti orientati alla sostenibilità ambientale ed energetica, alla qualità tecnologica e sociale dello sviluppo economico e alla promozione della cultura e della conoscenza in tutti i campi dell’arte e del sapere. 

La realtà del persistente dualismo territoriale e sociale genera, tra i cittadini, un sentimento di diversità non sempre positiva che si può governare solo promuovendo l’uguaglianza delle opportunità e l’inclusione sociale e culturale. 

A questo fine, tra le tante cose che si possono realizzare, proponiamo la creazione di una applicazione digitale che chiameremo “banca del tempo”,per lo scambio di servizi e competenze tra utenti singoli e associati di Dozza e Toscanella. 

 

L’idea che guarda lontano, cioè la visione del futuro non può che essere una progettualità che integri e connetta le due comunità e i due territori. 

 

Le priorità più evidenti e urgenti sono: 

-la creazione di luoghi, attività e progetti per i giovani. 

-il blocco permanente della lavorazione di rifiuti e di inerti, negli immobili dismessi da rigenerare, in particolare nell’ex Martelli. 

-l’assunzione dell’obiettivo del consumo di suolo zero, impedendo nuove espansioni urbanistiche, al di fuori dell’attuale perimetro urbano 

consolidato, come prevede la Legge urbanistica regionale, concentrandosi sulla rigenerazione qualitativa delle aree industriali e dei fabbricati dismessi. 

-la rigenerazione verde della Valsellustra e di Toscanella, a partire dal progetto “un albero per ogni cittadino”. 

-l’implementazione di un sistema di sicurezza urbana e di educazione alla legalità. 

-la predisposizione di un piano per l’accessibilità, tramite l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). 

-la fine del cantiere del nuovo Bocciodromo e la definizione della sua gestione partecipata e plurale.

-il completamento e il miglioramento del sistema fognario. 

-la manutenzione straordinaria della Scuola Media Aldo Moro di Toscanella. 

 

Tra le esigenze più sentite, in via prioritaria, vi è la creazione di spazi di aggregazione e socializzazione, nei quali promuovere attività di carattere culturale, ricreativo e sportivo per bambini, adolescenti e giovani, anche in rapporto sinergico con la scuola, promuovendo progetti condivisi di inclusione paritaria per tutti i giovani. 

Investimenti essenziali per governare, ridurre e annullare fenomeni di bullismo, di violenza e delinquenza giovanile. 

 

Si tratta di elaborare un Piano Giovani che sia il frutto di un confronto con i diretti interessati, anche attraverso strumenti rappresentativi come il Consiglio Comunale dei ragazzi e sia capace di accogliere le buone idee, le buone pratiche e le esperienze di altri Comuni virtuosi, anche in collaborazione con realtà esistenti nel circondario. 

 

In particolare ci impegniamo a progettare un Centro Giovanile polifunzionale in pieno accordo con i giovani della nostra comunità. 

 

Per integrare le due comunità è necessario un sistema di trasporto pubblico efficace, un collegamento ciclopedonale,la connessione internet veloce per tutti;un sistema di servizi qualificati alla persona, omogenei sul territorio, servizi sanitari e sociali,servizi scolastici ed educativi ;la rigenerazione e lo sviluppo della rete commerciale di vicinato e la creazione di lavoro stabile e qualificato, cogliendo le opportunità dell’economia circolare e della transizione digitale;un piano energetico che punti all’efficienza e al risparmio, innanzitutto negli edifici pubblici; iniziativa del Comune per la realizzazione di una Comunità energetica, al fine di rendere autosufficienti le famiglie.

 

La rigenerazione ecologica della Via Emilia si può promuovere con la creazione di verde urbano, in particolare nell’area di via Primo Maggio(Mercatone Germanvox) che va riqualificata garantendo parcheggi funzionali alle attività sportive e commerciali esistenti; verde urbano anche nell’aree dismesse da rigenerare e lungo alcune vie cittadine, implementando l’ombreggiamento arboreo; con la desigillazione del suolo, individuando particolari zone del territorio urbanizzato da liberare parzialmente o integralmente dall’asfalto e dal cemento,al fine di rendere permeabile il suolo; con misure di controllo ambientale stringenti e puntuali, con scelte urbanistiche e incentivazioni, che consentano di facilitare lo spostamento o la chiusura di imprese inquinanti. 

 

La rigenerazione ecologica della Valsellustra dal punto di vista naturalistico e paesaggistico non è più rinviabile ed è in netto contrasto con il progetto di smaltire rifiuti alle sue porte. 

 

Tra le nuove dotazioni ecologiche-ambientali della Valsellustra va evidenziata la riconversione della Cava Pianelli, che va ceduta al Comune per farne un Parco Naturalistico con valenza didattica. 

 

La rigenerazione ecologica della Valsellustra consentirà di attrarre investimenti nel settore della ricettività, della ristorazione e dell’intrattenimento sostenibile, da prevedere all’interno di un Progetto ecologico territoriale e di sviluppo sostenibile elaborato tra i Comuni interessati. 

 

Il Progetto della società CFG Ambiente di trattare e smaltire 200.000 tonnellate/anno di rifiuti speciali non pericolosi localizzato sulla Via Emilia nell’ex-Martelli, alle porte del Borgo turistico di Dozza e della Valsellustra, è un progetto sbagliato e inaccettabile dal punto di vista urbanistico e territoriale, ambientale e della viabilità. 

 

Abbiamo presentato una Osservazione al PUG (Piano Urbanistico Generale) che cancellerà l’ambiguità dell’attuale Amministrazione definendo, su entrambi i lati della Via Emilia, una destinazione d’uso che impedisca trattamento, lavorazione e smaltimento di rifiuti ed inerti, liquidi e solidi, indipendentemente da quello che sarà il parere dell’ARPAE sul progetto. 

 

L’area ex Martelli dovrà diventare un ambito di rigenerazione urbana da governare con un accordo operativo tra Comune e soggetti privati. 

 

Un Borgo Accogliente 

 

Non basta vantarsi di essere uno dei Borghi più belli d’Italia e posizionare la targa della Bandiera Arancione del CTI all’entrata del Borgo, ne’ promuovere eventi, pur necessari e positivi, per attrarre turisti “mordi e fuggi”.

 

Bisogna essere davvero un Borgo Accogliente e promuovere le diverse tipologie di turismo, da quello culturale e legato al benessere,a quello escursionistico e religioso fino al turismo esperienziale, creando sinergie progettuali con le reti territoriali vicine,in primo luogo con la Tourism Company IF (Imola e Faenza), ma anche con la rete metropolitana di Bologna e di Ravenna, con quella regionale e nazionale, europea e internazionale. 

 

C’è bisogno di un progetto strategico per il turismo, di una gestione attiva dell’Ufficio informazioni turistiche (UIT) e dell’esercizio efficace della responsabilità che il Comune di Dozza ha in campo turistico a livello del Circondario.

 

Ciò significa avere nel Borgo una dotazione di servizi di qualità per i residenti e i turisti, per i giovani e gli anziani: scuole di qualità,sportello bancario disponibile nel Borgo, farmacia di nuova generazione, bagni pubblici efficienti, piscina finanziata da privati ma disponibile per tutti, spazi verdi urbani da riqualificare come il Parco della Rocca; centro sportivo e tennistico di qualità sistemando anche il parcheggio attuale, raggiungibile con una pista ciclabile e un percorso pedonabile in via Monte del Re; una rete ricettiva, commerciale e artigianale diffusa e attrattiva; un sistema di parcheggi adeguato per residenti, operatori e turisti, che non si “mangi” le aree verdi del Borgo; una viabilità sicura, una rete fognaria completa e moderna e regole urbanistiche flessibili che consentano interventi rapidi e migliorativi del patrimonio immobiliare,senza intaccare la bellezza architettonica e urbanistica del Borgo; un sistema di sicurezza che faccia star tranquilli i residenti, le attività commerciali e i turisti e un’ illuminazione che sia rispettosa della storia e dell’estetica del Borgo. 

 

E’ necessario incrementare i parcheggi di Piazza Fontana, tramite una progettualità che consenta una riorganizzazione della viabilità del Borgo e la creazione di spazi pubblici per gli eventi. 

 

Proponiamo una nuova gestione dei parcheggi, con forme di abbonamento annuale per quelli dedicati ai residenti e una gestione a pagamento per chi vuole accedere al Borgo, soprattutto nei fine settimana o durante gli eventi che richiamano molti turisti, 

regolando in modo nuovo le attività di carico e scarico e i parcheggi dedicati per chi lavora nel Borgo. 

 

Verranno messi a pagamento i parcheggi per i camper, impedendo le soste prolungate. 

Ci opponiamo in modo fermo alla proposta del PUG di adibire a parcheggio dei camper l’area verde dietro alle Scuole e alla Casa di Riposo. 

 

A seguito di questi cambiamenti verranno intensificati i controlli della polizia locale e di addetti alla sosta. 

 

La conflittualità o indifferenza di questi dieci anni tra Comune,Pro Loco,Fondazione ed Enoteca Regionale va decisamente superata generando una progettualità turistica e culturale di qualità, generando nuove relazioni. 

 

Tutte le Associazioni vanno coinvolte per elaborare un piano di attività ed eventi di qualità nel corso di tutto l’anno, cercando risorse finanziarie nel territorio di area vasta e coltivando relazioni stabili con competenze esterne di livello nazionale.

 

Le nuove opportunità di Toscanella

 

Si sente dire spesso che Toscanella è un “dormitorio”, ma è una definizione inappropriata che non corrisponde alla realtà. 

 

Toscanella è il cuore pulsante dello sviluppo comunale, sul piano produttivo, commerciale e dei servizi. 

 

Nella realtà quotidiana della vita della comunità ci sono le le persone e le famiglie, con la ricchezza sociale e culturale delle loro radici e tradizioni, famiglie venute spesso da lontano, tanti anni fa o più recentemente; persone con le loro relazioni affettive, con bisogni e condizioni esistenziali e di reddito differenti, famiglie che meriterebbero di vivere in una città più accogliente e confortevole, in una comunità più sicura e attrattiva, più inclusiva e solidale. 

 

La realizzazione del Casello autostradale e della fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) potrebbero cambiare radicalmente il volto di Toscanella nei prossimi anni. 

 

Occorre però una visione strategica che nel PUG assunto dalla attuale Amministrazione non c’è. 

 

La scelta progettuale più importante che proponiamo alla Città Metropolitana e al Circondario imolese è di localizzare un Centro della Mobilità a Toscanella in corrispondenza della nuova fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano da prevedere nel PUG e nel Piano Urbano della Mobilità sostenibile del Comune. 

 

Il Centro della Mobilità ha il ruolo di un nuovo“hub urbano”, in cui mobilità e socialità si incontrano per migliorare la qualità e la vivibilità della città, offrendo servizi diversificati per l’intera comunità nell’ambito di pertinenza della fermata ferroviaria. 

Questa trasformazione legata alla realizzazione della “nuova stazione ferroviaria” potrebbe essere una buona opportunità, se si pensasse a Toscanella come una “piattaforma di servizi per il turismo ” funzionale al Centro storico collinare e alla Valsellustra. 

Per quanto riguarda la viabilità è necessaria una pianificazione territoriale che vada oltre il PUG.

 

Non basta pianificare il collegamento tra il nuovo Casello e la via Emilia in direzione Imola, ma bisogna pensare anche al futuro collegamento stradale con la Via Emilia, in direzione di Castel San Pietro, utilizzando la riqualificazione della viabilità esistente. 

 

Il Comune di Castelguelfo è interessato al collegamento stradale e ciclabile con la nuova fermata del Servizio ferroviario metropolitano e con il Borgo storico di Dozza e la Valsellustra. 

 

Sarà necessaria un’approfondita valutazione di impatto ambientale sulla nuova viabilità,  prevedendo progetti e azioni finalizzati alla conservazione della qualità dell’aria, nell’ottica di contrasto all’inquinamento acustico e atmosferico,con interventi di riforestazione e di salvaguardia degli alberi sani. 

 

L’identità di Toscanella ha bisogno di una rigenerazione qualitativa e sostenibile dal punto di vista ecologico e di servizi sportivi,turistici e ricettivi di nuova generazione. 

 

La Via Emilia va messa in sicurezza e mantenuta in buono stato, come tutta la viabilità interna al perimetro urbano del Comune, compresa la manutenzione di tutti i marciapiedi e il completamento della nuova illuminazione.

 

C’è bisogno di nuovo lavoro e di nuove politiche familiari per invertire la tendenza alla denatalità e all’invecchiamento della popolazione. 

 

La rigenerazione della rimanente area ex-Sideral dovrà essere attuata con criteri di sostenibilità ambientale e architettonica, prevedendo ampie aree verdi nel comparto edificabile e prevedendo un collegamento pedonale e ciclabile con la fermata del SFM. 

Anche a Toscanella c’è la necessità di nuovi parcheggi in particolare davanti e dietro la nuova Fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano, ma non nelle aree verdi urbane come prevede l’attuale Amministrazione, dove invece sarebbe necessario riqualificare questi spazi per attività sportive giovanili.

 

Nell’area di rigenerazione della ex-Cedir il PUG prevede la possibilità di nuovi insediamenti produttivi, commerciali e direzionali. 

 

In via prioritaria, nell’Accordo operativo tra Comune e proprietà, vanno definite le dotazioni ambientali ed ecologiche, aree verdi e forestazione urbana, compresa una quinta di verde sulla via Emilia e un collegamento ciclopedonale con il centro urbano di Toscanella. 

 

C’è bisogno di servizi alla persona, per i giovani e gli anziani, di spazi di aggregazione dove promuovere, in sinergia con le Associazioni, attività sportive, culturali e ricreative. 

 

I gravi ritardi accumulati nella realizzazione del nuovo Bocciodromo hanno penalizzato tutta la comunità e bisognerà dopo le elezioni definire il contenuto del bando comunale per la gestione e le attività che potranno svolgersi all’interno coinvolgendo le Associazioni. 

 

Toscanella ha bisogno di un nuovo sviluppo che colga le opportunità della transizione ecologica ed energetica, tecnologica e digitale creando lavoro buono, 

contrastando il lavoro povero, non imitando il modello dello sviluppo industriale della San Carlo e della Via Selice. 

 

Per quanto riguarda la politica dei rifiuti del Comune e di HERA è necessario chiarire perché la tariffa pro capite sia la seconda più alta del circondario imolese nonostante la raccolta differenziata sia al novanta per cento. 

 

Per non aumentare ulteriormente la già alta tariffa corrispettiva puntuale, l’attuale Amministrazione ha ridotto ulteriormente il conferimento dell’indifferenziata, penalizzando le famiglie che già sono molto virtuose e sensibili. 

 

La raccolta differenziata che genera l’economia circolare, sembra non produrre un ritorno finanziario per il Comune, che consentirebbe una riduzione della tariffa per le famiglie e le imprese che sono all’interno del sistema pubblico della raccolta dei rifiuti. 

 

Un Patto politico per il Cambiamento 

 

Il fallimento di Progetto Dozza ha sollecitato le forze civiche e politiche della comunità a costruire un Patto politico e programmatico per il Cambiamento e a presentare ai cittadini idee innovative e progettuali che saranno alla base del Programma elettorale del Candidato Sindaco Luca Mainieri e della Lista del Cambiamento per il Consiglio Comunale, entrambi rappresentativi, in modo coerente, del pluralismo politico di questo Patto sostenuto da una presenza civica innovativa e da una coalizione politica forte e ampia, autorevole e credibile e composto dall’area civica Dozza ATTIVA e da PD, M5S, VERDI, SINISTRA ITALIANA, AZIONE, ITALIA VIVA. 

 

Questo Patto potrà vincere le prossime elezioni amministrative se incontrerà un forte desiderio di cambiamento tra i cittadini di Toscanella di Dozza e se gli elettori vorranno investire le loro speranze e la loro fiducia sul nostro candidato Sindaco Luca Mainieri. 

 

Dozza, 18 Marzo 24

 

Partecipa
anche tu

Questo documento è la sintesi di un insieme di linee progettuali e di idee innovative condivise ed elaborate con tutte le forze che sostengono questa iniziativa. 

Questo manifesto strategico verrà recepito, arricchito e precisato nel Programma elettorale documento rappresentativo di una presenza civica innovativa e della forte novità di un Progetto politico molto ampio e aperto, autorevole e credibile, sul quale i cittadini di Toscanella e Dozza potranno investire le loro speranze e la loro fiducia.

Invia le tue idee per il Cambiamento